Occorre riconoscere che Gio Ponti ormai da tempo gode di un solido successo: il mercato sostiene la vendita dei suoi costosi mobili e oggetti (Molteni, Ginori 1735, Venini, Sambonet, ecc.), e l’editoria offre una vasta scelta di pubblicazioni: dall’edizione più economica (Giunti) a quella numerata per il lettore-collezionista (Taschen). Il mondo accademico, di riflesso, asseconda questo permanente interesse con una diffusa mole di studi e ricerche che in alcuni casi trovano riscontro in eventi e mostre, e insieme, com’è naturale, alimentano la fortuna critica dell’architetto-design milanese. All’interno di questo consumo diffuso del «Tutto Ponti», per citare il titolo della fortunata...