Se avesse affidato la sua fama alle esili silhouettes femminili che appaiono nella seconda metà degli anni Venti in Fantasie d’Italia, la rivista milanese di arte e moda, oggi probabilmente non lo ricorderebbe nessuno. Nonostante qualche sottolineatura liberty, la gran parte delle pagine in cui appare la sua firma non spicca per originalità e inventiva. Nella doppia veste di illustratore e di figurinista, Gino Boccasile anima una sfilata di mannequins eleganti ma senza vita. Si capisce subito che il figurinista prevale sul disegnatore, il vestito è più importante della donna che l’indossa. Sono proprio i modelli che interessano i sarti...