La storia di un uomo cattivo braccato come un animale dalle forze del bene è sempre molto fascinosa. Ma questo non è un film e nella realtà ci sono già due morti ammazzati. Ezechiele Norberto Feher – questo potrebbe essere il vero nome dell’uomo che si fa chiamare Igor Vaclaic – è serbo e non russo, non ha un passato da militare, ha 41 anni e negli ultimi dieci ha compiuto molte rapine nel cuore dell’Emilia Romagna. E’ già stato in un carcere italiano. E’ lui il protagonista della più gigantesca caccia all’uomo che sia mai stata scatenata in Italia su un territorio piuttosto circoscritto.

Lo stanno cercando – mentre stiamo scrivendo – quasi mille uomini perché Igor-Ezechiele è sospettato di aver ucciso sabato scorso la guardia ecologica Valerio Verri, vicino a Molinella (Ferrara), e sabato primo aprile il barista Davide Fabbri di Budrio (Bologna). Da dieci giorni, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il fuggiasco si nasconde in un territorio lungo venti chilometri e largo cinque, tra il ferrarese e il bolognese. Ha con sé la calibro 9 con cui ha sparato al barista e la calibro 12 sottratta alla guardia ecologica, sarebbero circa quaranta colpi in canna.

Sulle sue tracce, con il supporto delle tecnologie più sofisticate, ci sono i carabinieri del Tuscania, quelli dello squadrone cacciatori Calabria, quelli del Gruppo intervento speciale, gli agenti delle squadre mobili di pronto intervento, tiratori scelti e le unità cinofile che l’altra notte hanno fiutato un giaciglio che potrebbe essere stato utilizzato dal ricercato. Chi l’ha conosciuto in carcere lo descrive come un uomo molto risoluto e deciso a tutto pur di sottrarsi alla cattura e anche abile a nascondersi in un territorio che conosce bene. La conferma viene dal capo della polizia Franco Gabrielli, “è una persona che ha una grande capacità di muoversi, non si arrende alle prime difficoltà e probabilmente per il suo passato è a conoscenza dei territori, il che lo aiuta a mimetizzarsi”.

Gli inquirenti stanno anche indagando sulla doppia identità del presunto killer riconosciuto in fotografia da alcuni testimoni che nei giorni scorsi lo avrebbero incrociato nelle campagne. Il sedicente Igor Vaclavic “il russo”, infatti, sul profilo facebook corrisponderebbe ad Ezechiele Norberto Feher, un uomo qualunque che si presenta come un simpatico turista: ma in un post del 6 luglio 2015 è citato un certo Patrik Ruszo, un componente della band di Igor che sta scontando l’ergastolo.

Nelle campagne del ferrarese, dove ieri sera si concentravano le ricerche, la situazione è tesa ma sotto controllo. “E’ giusto che i cittadini siano preoccupati – ha detto Dario Mantovani, sindaco di Molinella – ma niente fenomeni di isteria collettiva perché i centri abitati, i servizi e i trasporti sono presidiati”. Il cerchio attorno al serbo si sta stringendo di ora in ora ed è probabile che si arrivi presto all’epilogo di una storia dove non è previsto lieto fine. Anche se qualcuno molto in alto, una volta scampato il pericolo, potrebbe approfittarsene per mettersi una medaglietta sul petto.