Dal 30 settembre, in Toscana, chi non si è vaccinato non potrà accedere ai luoghi pubblici. A dirlo è stato il presidente della Regione Eugenio Giani ai margini di una conferenza stampa andata in scena ieri a Firenze. Il governatore ha inoltre annunciato la partenza di «lettere di sospensione per gli operatori sanitari no vax» che «in Toscana sono circa 4.500». Secondo Giani, infatti, «chi non intende vaccinarsi non può prendersi cura degli altri». E ancora: «Non posso concepire il fatto che ci siano medici o infermieri che non si vaccinano per scelta, nonostante la professione che svolgono. Saremo rigorosi nel rispetto della legge: noi consentiamo a tutti di rivedere le proprie scelte, di avere i tempi per farlo, ma poi quando si tirano le somme non ci sono deroghe».

La dead line è dunque fissata per la fine di settembre. «Lotterò fino alla fine con coloro che non vogliono fare il vaccino – insiste il presidente toscano -, il nostro è un atteggiamento di assoluto rispetto fino al 30 settembre, poi tiriamo le somme della nostra campagna vaccinale e chi non ha fatto il vaccino non avrà più scuse». Nella giornata di ieri, in Toscana, i casi di Covid sono cresciuti di 752 unità, con un tasso di positività del 5,25% (11,1% sulle prime diagnosi).

Il punto è semplice: «Dopo quella data, chi non ha fatto il vaccino sta a casa: queste persone non provino a venire nei luoghi pubblici perché la loro non vaccinazione per scelta è una cosa inconcepibile nell’economia e nell’interesse di una comunità che vuole superare l’emergenza sanitaria», chiude Giani.

Si tratta del primo annuncio del genere da parte di un presidente di regione, il tutto mentre si studia un meccanismo di proroga per i green pass già in scadenza. Molti medici, infatti, sono già al limite dei nove mesi dal vaccino, ovvero il periodo di validità del certificato verde.