Quanti tentativi eruditi di approssimarsi al «mestiere di scrivere» hanno finito per trasformarsi in squisiti diari di lettura? Non corre questo rischio Gian Luigi Beccaria, da decenni, per lavoro e per vocazione, un grande lettore. «L’uomo vive in gruppo perché gregario, ma legge perché si sa solo»: questa citazione da Come un romanzo di Daniel Pennac («diario» di lettura del 1992 molto popolare che si concludeva nientemeno che con un decalogo dei diritti inalienabili del lettore) accoglie sin dal primo capitolo Il pozzo e l’ago Intorno al mestiere di scrivere (Einaudi, pp. 159, € 18,00) nel novero di questi preziosi...