Dopo essere diventata uno degli oggetti della contesa per formare il nuovo governo Draghi, Grillo l’ha messa tra le richieste dei 5 Stelle insieme al «reddito universale», ieri la patrimoniale è stata chiesta dal presidente della Corte dei Conti Guido Carlino in audizione alla commissione finanza alla Camera nell’ambito della riforma dell’Irpef. Per Carlino un simile intervento fiscale «appare auspicabile». Se la politica decidesse in questo senso servirebbe «una valutazione preliminare, riguardo alla caratteristica del prelievo, che da reale potrebbe essere trasformato in personale, considerando le forme di patrimonio e eventualmente la base familiare anziché individuale». Il rischio potrebbe essere quello di una «duplicazione del prelievo». è necessario individuare un modello che impedisca ai «cespiti patrimoniali più mobili, quelli che non hanno valori di riferimento di mercato o quelli più facilmente schermabili attraverso trust» di sottrarsi al contributo, aggravando così le forme di sperequazione fra contribuenti «che non possano far ricorso a meccanismi elusivi».

L’ipotesi così esposta ha sorpreso la scena politica italiana – contraria al 95% a un provvedimento anche minimale di redistribuzione del reddito. «Qualche settimana fa – ha scritto Matteo Orfini (Pd) su Twitter – la Banca d’Italia ha illustrato i pregi della patrimoniale. Oggi il Presidente della Corte dei Conti l’ha definita auspicabile. Per molti resta un tabù. Per me è la strada giusta da percorrere. E una battaglia politica alla quale non rinunciare».

Orfini ha firmato con Nicola Fratoianni (LeU-Sinistra Italiana) un emendamento su una proposta di patrimoniale non accolta dalla ex maggioranza e dal precedente governo nella legge di bilancio. La tassa sul patrimonio consisteva, in una prima versione, nell’abolizione dell’Imu e del bollo sui conti correnti e di deposito titoli, sostituiti da un’aliquota progressiva minima dello 0,2% sui grandi patrimoni la cui base imponibile è tra 500 mila euro un milione di euro. Si arrivava al 2% oltre i 50 milioni di euro e al 3% oltre il miliardo. Una misura che avrebbe potuto fruttare 10 miliardi l’anno. Una seconda proposta si è limitata a chiedere un contributo di solidarietà dell’1% ai contribuenti con più di 1,5 milioni di euro di patrimonio, escludendo dal calcolo l’abitazione principale.
Proprio nelle ore in cui la Lega sta valutando se, e come, entrate nell’area del nuovo governo, e prima dell’incontro con il presidente incaricato Draghi, da destra c’è stato un fuoco di sbarramento preventivo da destra. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha parlato di «grave invasione di campo. Il Parlamento non l’approverebbe mai e la Corte dei Conti non può certamente evocarla».
Il rumore mediatico è stato tale da spingere fonti della Corte dei Conti a chiamare l’Ansa e dettare una precisazione: nessuna patrimoniale è stata proposta. Sarebbe invece «preferibile una riorganizzazione delle imposte patrimoniali esistenti (Imu, Imposta di bollo sui valori finanziari e altre) e, in particolare, di quelle che riguardano i patrimoni immobiliari».

La Corte dei Conti si è inoltre soffermata sulla fascia di reddito tra i 28 e i55 mila euro sulla quale grava maggiormente il prelievo fiscale. È a questa fascia che l’ex ministro dell’economia Roberto Gualtieri pensava per una più volte annunciata riforma dell’Irpef, mai realizzata. «Al balzo piuttosto sostenuto dell’aliquota marginale dal 27% al 38% si associa che le detrazioni per lavoro dipendente hanno profilo decrescente fino ad azzerarsi. È necessario procedere ad una riduzione dell’onere fiscale su tale fascia di reddito» ha detto il presidente della Corte dei Conti Carlino – Per risolvere questa distorsione, sarebbe sufficiente riconsiderare il ruolo delle detrazioni, rimodulandole». Tali agevolazioni sono aumentate ancora durante il governo Conte 2 di 69 unità, di cui 30 riferibili alla sola Irpef sui redditi personali, 14 interventi sono stati introdotti con la Manovra per più di 3 miliardi. Il totale riferibile ai redditi personali dell’Irpef è 248 unità per poco meno di 50 miliardi.