Alberto Giacometti nel suo atelier parigino di rue Hyppolite Mandrion, 1951 Alberto Giacometti si presentava ogni volta alla porta del lussuoso appartamento affacciato sulla Senna con le tasche della giacca gonfie di lastre di rame già pronte per l’incisione. Era il 1957 e uno dei suoi migliori amici, Michel Leiris, aveva tentato di togliersi la vita ingerendo un flacone di fenorbital. Dopo il ricovero Leiris era tornato a casa per la convalescenza impegnandosi a scrivere delle poesie, che sarebbero state pubblicate con il titolo Vivantes cendres, innommées. Le lastre di rame che gonfiavano le tasche di Giacometti servivano appunto per...