Dopo 15 anni di divieti, una squadra della Cisgiordania entrerà a Gaza per una partita di calcio con un team della Striscia. Si gioca domani: Al-Ahly di Hebron sfiderà Shajaiya, squadra del quartiere massacrato dall’offensiva israeliana del 2014. Fino a ieri Israele ha impedito l’ingresso dei giocatori, ma – secondo Abdel-Salam Haniyeh, funzionario di Gaza – le pressioni della Fifa (su richiesta della Federcalcio palestinese) avrebbe costretto a consegnare i permessi.

La partita è importante: le due squadre, detentrici delle coppe delle rispettivi enclavi, si giocano la Coppa di Palestina. Chi vince andrà all’Asia Football Confederation Cup.

Ma si giocherà qualcosa di più: la speranza di unire i campionati di Gaza e Cisgiordania sotto un unico torneo. Ci provano gli sportivi a fare quello che la leadership non sa fare: il fallimento della richiesta di esclusione di Israele dalla Fifa, ritirata all’ultimo momento da Ramallah, brucia ancora.