La rete pubblica è da sempre epicentro degli opposti : a prescindere dai meriti degli eletti. Perché, si sa, la Rai è la Rai. Così accade che in quel giardino di addomesticabile tele-infanzia che è la Rai Ragazzi, da giugno passata a Luca Milano (ex numero due di Raifiction), dopo la contrastata direzione per 6 anni di Massimo Liofredi, siano in corso riverenze e ritardi, soddisfazioni e frustrazioni. Al top della gioia (e degli ascolti), i due bimbi della serie Yo-Yo creata da Ugo Nespolo, sua ‘prima volta’ di pittore nel cartoon. Prodotto da Rai e Showlab, Yo-Yo, di cui l’artista ha curato design e sfondi fantastici dei 52 episodi di 7’, è stato nominato, unica produzione nostrana in lizza, nella categoria ‘pre-school’ al 44mo Japan Prize e si conferma, con la seconda serie, programma tra i più visti di Rai YoYo (dopo l’esordio-record della prima serie il 19 marzo). Diretto da Stefania Gallo e Ernesto Paganoni, scritto da 13 sceneggiatori italiani e irlandesi guidati dal gallese Robin Lyons, Yo-Yo racconta le avventure di due gemellini di 7 anni che nei momenti più critici scoprono quanto due teste ragionino meglio di una sola.

Invece, Cristina Làstrego e Francesco Testa, coppia del bestseller Giovanna a fumetti, son rimasti fino a qualche settimana fa sulle spine, in attesa che videoapparissero, com’è poi avvenuto da inizio dicembre, le 26 puntate di 7’ di Gatto Mirò, « prodotte da Luca Milano ma bloccate dal precedente direttore di Rai Ragazzi, finite sul Web con 16 milioni di contatti in Cina, che ha acquisito il personaggio per promozioni didattiche ». L’ansia, dovuta anche al precedente d’una serie per bambini della nippo-milanese Fusako Yusaki, « trasmessa ma alle 4 del mattino… », è stata doppiamente compensata, perché, simultaneamente, da inizio dicembre, l’altra serie ‘cinese’ di Làstrego&Testa, Marco Polo, 26 puntate di 11’, ha avuto la sua YoYo-epifania, alle 22.40 : orario per bimbi non totalmente insonni…

Ma nel cartoon in attesa-Rai si può anche sperimentare una vita da cani : rimane infatti sempre al guinzaglio delle misteriose strategie tv di casa Paf il cane di Animoka e della francese Superprod, adattamento del videogame Space Dog, con l’eroe digitale a quattro zampe impegnato nella difesa della padroncina con azioni strampalate e gags di humour ‘mordace’. In onda da giugno su Disney Channel Usa e da settembre su Boomerang (nonché da marzo in Svizzera, Belgio, Canada, da giugno in Australia, da luglio in Gran Bretagna e Asia del Sud-Est, da settembre in Spagna, da novembre in Francia su Canal+), « su Rai Ragazzi – annuncia, ottimista, Davide Tromba, direttore dello Studio torinese – arriverà attorno a marzo. Intanto, in Usa Paf the Dog è risultato 30mo nella top150 Original Cable Shows, con più d’un milione di spettatori. Della serie di 78 puntate di 7’, le prime 13 in Usa sono andate in primetime tutta l’estate: adesso ci sono episodi in onda tutti i giorni primetime, con repliche pomeridiane ».

Con la flemma abituale, tra una proiezione e l’altra del Cartoon Forum di Toulouse, dove è sin dai tempi di Raifiction un ‘assaggiatore’ costante, attento a garantire alla Rai vendemmie d’animazione di qualità, il neodirettore di Rai Ragazzi sgonfia le polemiche e guarda al futuro : « A Rai Ragazzi stiamo aprendo un capitolo nuovo, con una riorganizzazione che non comporta tagli in nome della concentrazione ma un potenziamento di ruoli e iniziative. E stiamo lavorando al suo rinnovamento in campo digitale ».

I programmi guarderanno sempre più all’ampio orizzonte, per produzione e idee, del Forum Cartoon di Toulouse ?

« Miriamo a una rete il più possibile europea, anche molto italiana, senza però divenire autarchici. C’è un filo diretto con Francia, Gran Bretagna, Germania, che molto spesso acquistano nostri programmi. Rai YoYo continua a nutrirsi di programmi europei, come il russo Masha e Orso o il francese PJ Masks-I superpigiamini, ma anche italiani di grande ascolto, come Yo-Yo o Topo Tip. Altra scommessa è l’offerta di cartoons su Rai Gulp : compito importante e difficile, perché il target è una fascia d’età particolare, tra gli 8 e i 12 anni. Abbiamo verificato con Geronimo Stilton e Zorro che avventura e romanzo di formazione hanno più chances di catturare attenzione. In area live, l’altra metà di Gulp, siamo fieri del grande successo di due serie di nostra produzione, Alex&co e Maggie&Bianca ».

Rai Ragazzi continuerà a essere una fucina dell’animazione?

« Del cartoon ero un fan già nella struttura da cui provengo, Raifiction, che produce per tutte le reti animazione e fiction. A Rai Ragazzi, l’animazione sarà una linea-guida. Accanto agli acquisti Disney, di cui non siamo concorrenti ma affezionati ‘complici’ – una nuova serie è in arrivo –, faremo leva sulla produzione interna, specie quella torinese. Il trasferimento sul Po di Cartoons on the Bay, alla sua seconda edizione in aprile, è già un primo segnale ».

Nei due canali di Rai Ragazzi, YoYo e Gulp, che succederà ora?

« Rai YoYo, primo canale per piccolissimi (e non solo) in Italia, con aumento di programmi al posto della pubblicità eliminata da oltre un anno, rafforza la sua identità : a bambini che entrano nella vita si rivolgerà con trasmissioni dai messaggi chiari di amicizia e solidarietà, senza destinatari differenziati (maschio/femmina). Nessun programma ansiogeno. L’intenzione è di far aprire gli occhi, già in età prescolare (non immune da youtube, smart e tablet), su un ampio ventaglio di linguaggi e di stili ».

Rai Ragazzi : un po’ di menu ?

« È piaciuto, trasmesso su Rai Gulp il 30 ottobre, in pieno Halloween, un horror per bambini, Scream Street, 52 puntate di 11’ prodotte dalla BBC (meglio : CBBC, abbreviazione di ‘Children’s BBC’), praticamente la Rai Ragazzi inglese. È una serie tratta dai romanzi di Tommy Donbavand, editi da noi da ‘Il battello a vapore’/Piemme. Scream Street racconta la storia d’un ragazzino normalissimo ma con DNA da Lupo Mannaro : un giorno il Ministero delle Più Assurde Forme di Vita (MPAFV) scopre la sua propensione metamorfica e lo trasferisce con i genitori a Scream Street, dove zombie surfisti, vampiri vegetariani e chitarristi, mummie esperte in arti marziali, streghe super fashion o mostri elementari animano una spassosissima comunità ».

E adesso, 2018?

« Una serie su arte e musica, Max & Maestro, 52 puntate di 13’, coprodotta da Italia, Germania e France Télévision, che l’aveva proposta in un passato Cartoon Forum. È la storia di un bambino, fanatico del rap, che un giorno scopre l’incanto della musica classica grazie a Daniel Barenboim. È stato lo stesso direttore d’orchestra, che ha contribuito alla sceneggiatura, a presentarlo a Parigi il 18 gennaio. Le serie sono la nostra specialità. Ne stiamo producendo una con l’Arcadarte di Palermo, cioè Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro, attente da sempre a temi sociali, come in Il traguardo di Patrizia, premio Unicef. Stavolta, miscelando cartoon e live, si ispirano a una storia vera, quella delle sorelle Bucci, due dei 50 bambini italiani sopravvissuti a Auschwitz. È difficile raccontare la Shoah, soprattutto nel cartoon. La serie, in onda nel 2018, si chiude con immagini delle due donne anziane : una scena delicatissima, commovente ».

 

 LUCA MILANO

Romano, 60 anni, entra in Rai nel ‘92, nell’unità operativa di Raisat. Nel ‘94 è nella neonata macrostruttura per la fiction, futura Raifiction, dove rimane fino al 2017, con responsabilità dal 2006 anche del settore produzione cartoons. Dal 2013 vicedirettore di Rai Fiction, con delega su marketing, pianificazione e cartoon. Il 1° giugno 2017 è nominato direttore di Rai Ragazzi, dove confluiscono i due canali YoYo e Gulp e la produzione di cartoons.

RAI/CARTOON FORUM

Il Cartoon Forum di Toulose è da sempre l’osservatorio d’obbligo della Rai dedita a animazione e pubblico infantile. Luca Milano ne è ospite fisso. Dagli interessi incrociati Rai/cartoon europeo son nate le serie di Calimero in 3D (Francia e Studio Campedelli), Nefertina di Maurizio Forestieri (Graphilm, Cyber Group, Museo Egizio di Torino), Gatto Mirò (Lastrego&Testa/Svizzera), Ops-Orrendi per sempre!, 52 episodi di 11’ (Studio Campedelli e Movimenti Production), Dixiland di Andrea Zingoni (in produzione la seconda serie). Caposaldo dell’efficienza della ‘politica animata’ condotta da anni da Cartoon di Bruxelles, insieme a Media e CNC, nella promozione di film e serie tv ‘made in Europe’, il Cartoon Forum è l’avamposto promozionale (con il Cartoon Movie di Bordeaux), che ha raggiunto nel 2017 il record di oltre 900 partecipanti, di cui 240 investitori, e di 82 progetti di 23 Paesi europei, per un budget complessivo di 279,8 milioni di euro e un totale di 464 ore.