Mentre in una lussuosa villa di epoca ottomana ad Istanbul il presidente turco Erdogan e il russo Putin suggellavano la rinnovata amicizia con il definitivo accordo su Turkish Stream, alle porte della città kurdo-siriana di Manbij un kamikaze dell’Isis si faceva esplodere uccidendo 10 persone e ferendone 20. Due notizie apparentemente scollegate ma che danno la misura degli attuali equilibri, ridisegnati dai repentini cambi di alleanze e tradimenti in corsa: l’attentatore suicida ricorda a tutti che lo Stato Islamico c’è ancora, sebbene venga snobbato, e che i combattenti kurdi sfruttati a dovere sia da Mosca che da Washington saranno la...
Internazionale
Gas, libero scambio e nucleare: la ragnatela russa attira Erdogan
Medio Oriente. Russia e Turchia firmano l’accordo sul Turkish Stream, a breve quello sul commercio. Sullo sfondo la Siria: la soluzione politica allontanata dai cambi di alleanze