Forse è esagerato parlare di «colpo di stato» dei militari contro Benyamin Netanyahu, come fa Carolina Landsmann su Haaretz. Ma ci sta. Sono anni che i capi delle forze armate e dei servizi d’intelligence israeliani, o almeno alcuni di essi, si mostrano insofferenti nei riguardi del primo ministro, da dieci anni al potere. E uno di questi, l’ex capo di stato maggiore Benny Gantz, appena entrato in politica sembra già in grado di intercettare consensi sufficienti da mettere in discussione l’ennesima vittoria di Netanyahu quando il 9 aprile gli israeliani andranno alle urne per eleggere la nuova Knesset. A maggior...