Se, per esercizio retorico, esercitando la facoltà dei tropi, metafore, metonimie ecc., cioè il transito naturale da un significato all’altro, da un contesto all’altro, favorito dal lessico, dal perno del significante; se, per questa via, si leggesse il titolo «Fuorinorma» alla luce di teorie freudiane in cui appunto il concetto di norma è centrale ed è accentrante, centripeto, fagocitante le libertà immaginative; si direbbe che il festival ideato da Adriano Aprà, sostenuto tra l’altro dal volume omonimo che ne rivela i presupposti teorici, si protende verso una sorta di subconscio del cinema italiano, un Es cinematografico che emerge per lo...