Visioni

Fresu e Di Bonaventura, oratorio civile senza nostalgia

Fresu e Di Bonaventura, oratorio civile senza nostalgiaPaolo Fresu e Daniele Di Bonaventura

Note sparse Dopo sette anni ecco il felice (re) incontro tra i due musicisti per l'album «Danse Mèmoire, Danse a Filetta»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 19 dicembre 2018

Dopo sette anni ecco il felice (re)incontro tra la tromba di Paolo Fresu, il bandoneon di Daniele Di Bonaventura e le voci del coro maschile corso A Filetta. Danse Mémoire, Danse rilancia quel discorso con un lavoro dedicato alla vita, gli ideali e le lotte dei comunisti Aimé Césaire, intellettuale martinicano fondamentale nella lotta anticolonialista e Jean Nicoli, partigiano corso ucciso dai fascisti. Operazione di recupero della memoria senza nostalgia ma proiettandone l’insegnamento sull’attualità bruciante della rinascita dei fascismi e dell’intolleranza xenofoba e razzista. Questo oratorio civile ha tutti testi originali in lingua corsa, polifonie rapinose e passione etica ed estetica. La forza evocativa della lingua e l’impasto tra le sei voci profonde e la sapienza strumentale di Fresu e Di Bonaventura funziona a meraviglia senza concedere nulla a tentazioni accattivanti.

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