Qui al cohousing neanche più il rosso autunnale accende l’anima, neanche più l’alba con la luna ancora in cielo ed il bosco quieto apre al grande respiro della vita. Manca l’aria! Ci guardiamo straniti dagli schermi, collegati on line. Hanno telefonato all’Ernesto che il suo amico, con cui è cresciuto, ha sognato e lottato per un mondo migliore, è intubato in terapia intensiva. Il Pier è sollevato per il tampone negativo, dopo che la collega ed i bimbi sono Covid positivi e il loro papà ricoverato. C’è stanchezza, preoccupazione, rabbia. Alle finestre e sui balconi non c’è più scritto: andrà tutto bene. Smirna si dice convinta che siamo ad un cambiamento 2. Riferendosi alla teoria generale dei Sistemi, ci ricorda che vivere è cambiare. Secondo la sistemica, con il cambiamento 1, che è cercato e ragionato «a tavolino», dentro il sistema, manteniamo la nostra stabilità. Il cambiamento 2 è esterno al sistema, coincide con eventi improvvisi, non cercati, e porta a cambiare profondamente il modo di funzionare. Con una intensa destabilizzazione e fasi di disorganizzazione raggiungiamo nuovi e diversi livelli di ordine. Esempio: lutti, eventi catastrofici. Spiega Smirna che anche il primo incontro con l’amore che ci cambia la vita è cambiamento 2. Aurora commenta: «C’è bisogno di cambiamento per nuovi equilibri». Luigi chiede quali equilibri. Cita l’ultimo libro di Massimo Recalcati «Le nuove malinconie» (MI 2019).

L’autore vede l’umanità oscillare verso un nuovo paradigma «securitario»dove l’esistenza si chiude su se stessa con ritiro sociale, dove la ricerca di sicurezza genera muri: un tempo delle «tenebre» che si accomoda sulle ombre della paura. Per Recalcati la vita che protegge troppo se stessa è una vita che perde fatalmente se stessa. Questo spiega le nuove malinconie, ma anche le tendenze autoritarie, sovraniste e populiste contemporanee. Bofonchia Olga – io per essere più sicura con il Covid rinuncio volentieri ad un po’ di libertà- Sbuffa l’Ernesto e chiude la telecamera. Anna è convinta che la direzione che ci può salvare è indicata da Papa Francesco nella sua enciclica «Fratelli tutti» che Anna, sorridendo, reintitola «Fratelli e sorelle tutt@». È un richiamo alla pace mondiale, convivenza comune, cura del creato, attenzione agli ultimi, condanna ai «sistemi di guadagno smodato», movimenti terroristici, corsa agli armamenti. È un invito alla fratellanza, bussola in questo momento difficile tra pandemia, crisi climatica, tensioni sociali ed economiche. È una proposta politica. Riaccende la telecamera l’Ernesto. Fuori casa il buio, dentro le nostre voci e sguardi sino a tarda sera. Lola ci lascia pizza calda davanti alla porta.