Sono stati 12.715 i nuovi casi di Coronavirus registrati ieri in Italia su 298.010 tamponi. Le vittime sono state 421, 88.279 da inizio pandemia. Il tasso di positività è stato del 4,3%, meno 0,8% rispetto a venerdì. Gli attualmente positivi sono 463.352, 4.472 in meno rispetto a 24 ore prima. In terapia intensiva ci sono 2.218 persone, 52 in meno rispetto a venerdì. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 20.098, 299 in meno. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Lombardia (1.832) seguita da Campania (1.366) ed Emilia Romagna (1.314).

Da domani la Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano passano da rosso ad arancione, raggiungendo Puglia, Sardegna e Umbria. Il resto del paese in giallo, con una piccola eccezione: Torre Annunziata, in provincia di Napoli, si è messa in arancione fino all’8 febbraio «per l’aumento esponenziale dei casi».

I ritardi nelle consegne annunciati da Pfizer, Moderna e Astrazeneca hanno fatto saltare il piano vaccinale italiano. Ieri mattina c’è stato un nuovo tavolo Stato – Regioni con il commissario Domenico Arcuri, i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. La discussione dovrebbe proseguire domani. Tutti d’accordo nell’aggiornare il cronoprogramma di mese in mese, del resto non è possibile fare altrimenti: i vaccini approvati necessitano di due dosi e quindi per programmare bisogna avere certezza delle consegne. Certezza che per adesso manca.

Tre temi sono stati posti come traccia di lavoro per i prossimi mesi: utilizzo dei farmaci monoclonali; produzione di vaccini in Italia (a partire dal Reithera su cui ha investito Invitalia); utilizzo degli specializzandi, dei medici di medicina generale e farmacie per la campagna di massa. La priorità per adesso è gestire i richiami. Ma, in prospettiva, restano le differenze di opinione tra governatori per la Fase 2 del piano.

La Lombardia ha scritto al ministro e ad Arcuri per chiedere più dosi, il richiamo al Pil è stato cancellato dopo le polemiche ma il tentativo è chiaro. Liguria e Friuli Venezia Giulia hanno invece chiesto di parametrare le forniture alla popolazione più anziana (seguite dal Piemonte), sbilanciando quindi le consegne verso i loro territori. La Campania, viceversa, chiede forniture direttamente proporzionali ai residenti.

Speranza, intanto, ha confermato il blocco dei voli in partenza dal Brasile e il divieto di ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni è transitato dal paese, per cercare di bloccare la variante brasiliana. «Con l’ok ad Astrazeneca – ha spiegato ieri – entriamo in una fase espansiva delle vaccinazioni». Il collega Boccia: «A febbraio arrivano 4 milioni di dosi che si sommano ai 2 già arrivati. Continuiamo a mantenere alta la pressione sulle aziende farmaceutiche per il rispetto delle forniture».