Nell’anno primo della destra postfascista alla guida del governo i già contradittori termini di composizione del calendario civile italiano, promulgato per legge con voti bipartisan dagli anni Novanta, hanno finito per coagularsi in una pallina impazzita. Schizzata da un lato all’altro della storia sfigurandone il profilo. Ad avviarne la corsa è stata l’assessora all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, che con una lettera alle scuole ha celebrato la «giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli alpini» insensatamente istituita dal Parlamento nella scorsa legislatura il 26 gennaio – per la quale ha protestato, inascoltata, anche Liliana Segre. In quella data...