Dario Fo è una furia, anche quando gioca sulla difensiva. Nemmeno oggi riesce ad avercela con il suo amico Beppe Grillo. Il capo del M5S questa volta potrà anche aver detto una cosa che “sicuramente farà male al suo movimento”, ma da qui a dargli del fascista ce ne passa: “Mi incazzo, mi incazzo se dite così”. Più che Grillo, Dario Fo attacca tutti coloro che a suo dire lo infangano pregiudizialmente da mesi. La pensa così e non vuol nemmeno sentir parlare di razzismo, anche se sa che questa volta il suo amico Beppe ne ha detta una grossa, “ma si sa lui è fatto così…”.

Dario Fo, l’hai votato e sei idealmente al suo fianco. Come ti sei sentito dopo aver letto il blog che sconfessava i suoi senatori sull’abolizione del reato di clandestinità, proprio dopo la tragedia di Lampedusa?

Innanzitutto lui ha precisato che il primo problema non era essere pro o contro quella legge, ma condividere una decisione collettiva, magari dopo aver fatto un’inchiesta, un dibattito interno, con il placet del movimento. Questa è una regola che si sono dati questa regola va rispettata, ogni questione deve essere vagliata e discussa da tutti e non singolarmente da questo o da quel parlamentare.

Va bene, ma in seguito ha anche scritto che…

Un momento, non ho finito. Io dico anche che prima o poi bisognerà mettere all’ordine del giorno una iniziativa per mettere in mora, per distruggere completamente la legge Bossi-Fini, una legge che è una infamia, un insulto alla civiltà. Sono sicuro che presto ci sarà una discussione, per adesso stanno discutendo sulle forme e sui modi.

Però Grillo ha detto che l’abolizione del reato di clandestinità non era nel programma elettorale, altrimenti il movimento non avrebbe preso tutti quei voti. Si tratta di un’affermazione molto pesante.

Come scelta politica è sbagliata, ma questo attacco furibondo mi puzza. Anche il manifesto esprime sempre odio e rancore contro tutto quello che sta facendo il movimento. Sai perché? Perché fa paura a tutti. Perché continuano ad ottenere così tanti consensi senza appoggi, senza aiuti, e nonostante gli insulti di tutti i giornali e le televisioni, le calunnie quotidiane. Vengono azzannati ogni giorno in modo indegno, certo Grillo spesso presta il fianco, lui è fatto così, va giù a piedi uniti.

Dario Fo, molte persone di sinistra hanno votato Beppe Grillo e per tutti loro la questione del razzismo non è un dettaglio, è dirimente.

Ma allora questa discussione facciamola su un altro piano, discutiamone seriamente, approfondiamola ma non con questi attacchi furibondi sbattuti in prima pagina. Attaccano sempre lui, bastano due righe di Grillo e scoppia una casino, guarda invece dove vanno a finire altre notizie, guarda a che pagina si parla degli attivisti di Greenpeace arrestati dai russi. Forse perché ci sono in mezzo le multinazionali del petrolio tutti tacciono.

Vero. Ma ti assicuro che questo è un duro colpo per tutti gli antirazzisti che simpatizzano con il Movimento5Stelle, le sue parole questa volta sono state piuttosto chiare e non equivocabili.

Io prima delle ultime elezioni ho scritto un libro con lui e Casaleggio, un dialogo a tre, andatevelo a leggere per favore. Abbiamo dedicato un capitolo al dramma delle carceri, alla situazione degli stranieri, io non sono totalmente d’accordo con le loro idee, ho delle riserve, ma ti assicuro che Grillo è dispostissimo ad ascoltare e ad interloquire su tutto. Ho spiegato che l’Italia già adesso sta traendo vantaggio dalla presenza degli stranieri, che sono fondamentali per la crescita anche economica del nostro paese.

Appunto, allora perché? Grillo ha un problema con gli stranieri?

Ma no, il blog dell’altro giorno rimane solo una sua opinione che sicuramente farà male al movimento. Tutto qui. Ma io mi incazzo quando sento dire che Beppe Grillo è come Mussolini, che Grillo è un fascista o un leghista! Semplicemente perché non è vero, non è vero.