Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, rischia grosso. Alla conclusione dell’interrogatorio a cui è sottoposta da ieri dalla Corte di giustizia della Repubblica (il tribunale dei ministri) potrebbe venire incriminata per «complicità in falso e appropriazione indebita di fondi pubblici». Deve chiarire come mai, nel 2008, quando era ministra delle finanze sotto la presidenza Sarkozy, aveva accettato che il contenzioso che dal ’93 opponeva il controverso uomo d’affari Bernard Tapie allo stato e al Crédit Lyonnais (ai tempi dell’affaire banca pubblica), venisse risolto con un «arbitrato» privato, invece di lasciare che la giustizia seguisse il suo corso. Grazie a...