«Mi piace farmi appartenere dalla città, conoscerla, entrare nel tessuto per essere accolta e sentirmi in simbiosi con essa». Si presenta così Nemo, writer che è stata protagonista dell’ottava edizione di Le personali di Graffiti Zero, tenutasi recentemente a Roma, nel quartiere del Quadraro. È stata questa la cornice in cui si è svolto l’incontro con Nemo. Ha un significato particolare essere la principale writer donna e italiana all’epoca dei social network? Ho vissuto metà del mio percorso senza queste piattaforme, quando i primi social (senza considerare chat tipo mIRC) iniziarono attorno nel 2004/2005, ne era già passata di vernice...