Il presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, ha firmato il decreto per promulgare la riforma energetica che apre la porta ai privati nello sfruttamento degli idrocarburi. Da questo momento c’è un lasso di tempo di 120 giorni perché il Congresso approvi una serie di leggi secondarie che consentono di ampliare e formalizzare le privatizzazioni. La riforma prevede innanzitutto investimenti privati nella compagnia petrolifera di stato Pemex. La riforma energetica è uno degli assi principali del programma di riforme avviato da oltre un anno dal presidente messicano anche nei settori dell’istruzione, delle telecomunicazioni e del fisco con l’obiettivo di rilanciare l’economia messicana, la seconda dell’America latina, a colpi di privatizzazioni che hanno provocato grandi proteste nel paese. Organizzazioni di sinistra come il Partito della rivoluzione democratica e il Movimento di rigenerazione nazionale hanno messo nel loro programma per le elezioni del 2015 la cancellazione della riforma.