Cinquant’anni fa, a Firenze il 4 novembre il livello dell’acqua aveva raggiunto i sei metri. E il Cenacolo di santa Croce sguazzava nel fango: c’era anche il crocifisso di Cimabue, intriso di umidità, mentre il 70% della sua pittura era volata via. Non fu l’unica illustre vittima dell’alluvione fiorentina del 1966. Migliaia furono i tesori d’arte e i libri che galleggiarono nella melma, salvati da quei volontari che vennero chiamati gli «angeli del fango», ragazzi e ragazze arrivati da tutto il mondo. Nel 50° anniversario dell’alluvione, che provocò diciassette morti solo in città, stasera, alle 21.15 Sky Arte HD manderà...