L’autunno è anche il tempo della zucca, ortaggio che delizierà i nostri pranzi, cene e merende per i prossimi mesi. A qualcuno in realtà la zucca proprio non piace. Forse per il sapore dolce che sembrerebbe non combinare bene con il salato. Una mescolanza che, al contrario, è assai gradevole al palato e al cervello e non per caso utilizzatissima (con l’aggiunta di un grasso) dall’industria alimentare per creare prodotti che siano molto apprezzati dal consumatore. Ma torniamo alla nostra zucca, così ricca di caroteni, antiossidanti e precursori della vitamina A, che soli 100 g di polpa coprono del tutto il nostro fabbisogno giornaliero. La zucca, inoltre, è un dolce e innocuo regolatore della funzionalità intestinale, assai utile per chi soffre di stipsi. Anche chi è tormentato dalla colite troverà nel consumo regolare di zucca un grosso aiuto per moderare fermentazioni eccessive e irritazioni intestinali («La zucca rinfresca», dice il proverbio).

In realtà tuttavia sono i semi la parte della zucca che contiene le maggiori potenzialità nutrizionali e perfino terapeutiche. Per questo i semi (quelli già sbucciati si trovano nei negozi di alimenti biologici) andrebbero integrati stabilmente in una dieta salutare nella quantità di circa 30 grammi al giorno. Contengono in abbondanza pregiate sostanze nutritive e funzionali come proteine, acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, ecc. Il loro consumo produce effetti positivi in diversi ambiti: riduce i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna con significativo miglioramento della qualità della vita e del sonno (Urol Int 2015;94(3):286-95; J Med Food 2019 Jun;22(6):551-559), modera l’innalzamento della glicemia dopo i pasti, un importante fattore protettivo rispetto all’obesità e alle malattie metaboliche come il diabete e la patologia cardiovascolare (Nutr Res 2018 Apr 26;56:90-97), diminuisce in modo significativo i risvegli notturni migliorando la qualità del sonno (Nutr Neurosci 2005 Apr;8(2):121-7), grazie soprattutto al suo elevato contenuto in triptofano precursore della serotonina, un neurotrasmettitore che favorisce un riposo notturno soddisfacente. Chi ha difficoltà di masticazione può frullare i semi assieme a prezzemolo fresco per ricavarne, con la semplice aggiunta di olio d’oliva e di qualche cappero (e, se piace, anche di mezzo spicchio d’aglio), un ottimo pesto, eccellente per condire pasta o riso.

«Di zucca in zucca» è una serie di manifestazioni che, fino all’8 dicembre, sono coordinate dal Consorzio Agrituristico Mantovano (www.agriturismomantova.it).