Dal 9 al 13 settembre l’appuntamento è con la ventiquattresima edizione di Festivaletteratura che quest’anno ha pensato a una formula speciale per fare in modo che il pubblico, mantovano e non solo, potesse non perdere l’occasione di ascoltare e vivere uno degli eventi più attesi. La scommessa è grande, in un tempo smarrito e difficile come questo, e altrettanto ingegnosa è la proposta. «Un festival reinventato daccapo», secondo gli organizzatori, tanto da immaginarlo percorrere le quattro piste presentate ieri, ricche di autrici e autori. Con incontri dal vivo e in streaming, l’apertura di una radio dedicata interamente alla kermesse (con una diretta giornaliera dalle 10 alle 21), la creazione di un almanacco e di contenuti solo per il web, a essere ripensato sarà anzitutto lo spazio della città di Mantova, allargato a zone e angoli mai visitati prima, per stare al passo di una distanza che non diventi strettoia inaccessibile.
Si aprono così le «profezie», discorsi su parole lungimiranti dalla terrazza di Santa Barbara che verranno affidati – tra gli altri – a Maria Grazia Chiuri, Carla Gianotti, Luca Mercalli e Mirko Zardini. Sempre da altezze impreviste saranno gli incontri di «Piazza balcone», che porteranno Fabio Genovesi, Michela Murgia, Carlo Lucarelli e molti altri, sotto casa dei lettori, dai cortili interni ai parcheggi a gli slarghi, dal centro fino alle periferie, con interventi a Cittadella, Lunetta, Te Brunetti, Valletta Paiolo, Valletta Valsecchi . Ancora itinerari urbani con Chiara Carminati, Tommaso Di Dio e Massimo Giuntoli che si alterneranno sul «furgone poetico».
Le sedi storiche del Festivaletteratura (Piazza Castello, Palazzo San Sebastiano e il Chiostro del Museo Diocesano) ospiteranno Suad Amiry, David Grossman, Martín Caparrós, Javier Cercas e Tishani Doshi.
Orientato al futuro beneaugurante è anche l’almanacco che raccoglie le interviste sul futuro a cui hanno risposto Pablo d’Ors, Elisabeth Daldoul, Emma Dante, Fatoumata Diawara, Marlon James, Kapka Kassabova, Carmen Maria Machado, Alberto Manguel, Joyce Carol Oates, Maryanne Wolf.
Di altrettanto fascino saranno le interviste impossibili, consultabili via web due volte al giorno, orientate a immaginare il domani anche qui con protagonisti importanti della scena internazionale: da Paul Auster ai premi Nobel per l’economia Abhijit Banerjee ed Esther Duflo, ma anche Noam Chomsky, Mark Z. Danielewski, Stanislas Dehaene, David Quammen, Judith Butler e Stephen Fry.