Visioni

Fare musica al Medimex

Fare musica al MedimexUn'immagine dei repertorio del Medimex, edizione 2014

Eventi Non solo concerti, ma anche incontri d’autore, approfondimenti, nella kermesse pugliese che si è svolta dal 29 al 31 ottobre alla Fiera del Levante

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 5 novembre 2015

‘Educazione e intrattenimento’ l’espressione che meglio di tutte definisce lo spirito dell’hip hop dai giorni dell’ondata ‘originale’ del Bronx, metà anni 70, al furore mediatico contemporaneo, descrive perfettamente il valore ‘etico’ dell’edizione 2015 del Medimex, andata in scena a Bari dal 29 al 31 ottobre negli spazi che si aprono sul mare della Fiera del Levante.Una manifestazione che nella narrazione in prima persona del ‘fare musica’, ha il suo segno immediatamente riconoscibile e che quest’anno ha affidato l’apertura a un incontro nel quale i Sud Sound System, di fronte a un pubblico di giovanissimi studenti, hanno raccontato i loro 25 anni di amore profondo per la terra che li ha espressi e che costituisce ancora la loro principale fonte di ispirazione.

E’ stata la storia della cosiddetta ‘Salento Reinassance’, che il gruppo, con toni carichi di una passione che ha superato l’aspetto a volte didascalico, ha vissuto facendo riscoprire a quest’area geografica la sua vocazione a essere ‘isola sonante’. Un prologo di successo per un Medimex che ha non solo negli ‘incontri d’autore’, ma anche negli approfondimenti, nella presentazione di esperienze internazionali tante occasioni per vivere sino in fondo l’industria della musica, svelandone il sistema e il suo versante industriale.
E poi, naturalmente, c’è Brian Eno. Il compositore britannico, il teorico della musica per ambienti e della ‘musica per non musicisti’, è stato invitato al festival barese con la sua recente installazione ‘Light Paintings (che si può visitare al Teatro Margherita sino al 14 novembre), una versione attuale dei suoi esperimenti sulle immagini che si sviluppano con impercettibili spostamenti.

Eno è stato anche protagonista di una affollatissima lezione sugli interventi sul suono che cercano di fare del rumore uno strumento di composizione. Confessando che quello che lui fa con i i video è il risultato di una ricerca sul rapporto tra creatività e necessità. Che significa che proprio le strumentazioni a basso costo possono avere una funzione significativa nella fase di creazione di un’opera.

Di fronte a una presenza così importante, tutto il resto rischiava di rimanere sullo sfondo.,
Ma la partecipazione di altri artisti come Ludovico Einaudi, che ha presentato il suo nuovo album ‘Elements’, e di star del pop italiano come Gianna Nannini, Ensi e Lorenzo Fragola con Francesca Michelil hanno attratto un pubblico da record. Come nell’incontro dedicato al lavoro del dj, con tre remixers italiani molto noti all’estero, di provenienza molto diversa. Nicola Conte, Luca Agnelli e Congorock hanno portato al Medimex, quella estetica della pista da ballo ancora tutta da raccontare. L’appuntamento è al 2116.

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