La diciottesima edizione del Far East Film Festival, la rassegna friulana dedicata al cinema popolare dell’estremo oriente, inaugura il 22 aprile con il kolossal del filmmaker sudcoreano Park Hoon-Jung dal titolo The Tiger e la presenza del regista Johnnie To che oltre a tagliare il nastro della rassegna, presenterà a Udine il gangster movie Trivisa di cui è produttore con la sua casa Milkyway. Sempre a cura del Centro espressioni cinematografiche, la manifestazione propone complessivamente 72 titoli nella selezione ufficiale, proveniente da 10 aree greografiche dell’Asia, oltre a 100 eventi che si svolgeranno in diversi luoghi di Udine, di cui 5 anteprime mondiali, 10 e internazionali e 37 anteprime italiane. La nuova edizione è stata presentata ieri al teatro Nuovo, dove si svolgerà la maggior parte delle proiezioni, dalla presidente del Cec, Sabrina Baracetti, che ha annunciato alcuni dei titoli fra i più attesi nel cartellone: The World of Us di Yoon Ga-eun (campione di incassi a Hong Kong), Mountain Cry di Larry Yang e il road -movie  di Xu Zheng Lost in Hong Kong.

Tante novità nelle sezioni collaterali, dove spiccano alcuni classici della filmografia di Bruce Lee (Dalla Cina con furore, Il furore della Cina colpisce ancora, L’Urlo di Chen e The Game of Death) in copie restaurate in 4k, e soprattutto una retrospettiva in dieci film dedicati alla fantascienza giapponese, curata da Mark Schilling: «Gli appassionati – spiega il critico – considerano da molto tempo il Giappone una superpotenza del cinema di fantascienza, soprattutto per un sottogenere, i film di mostri, e per un personaggio, Godzilla. In realtà questi film affollati di razzi spaziali, UFO e vari tipi di armi e gadget esotici, saranno pure stati ispirati ai film sulle invasioni aliene di Hollywood, ma il loro stile unico, la loro energia e la loro immaginazione hanno influenzato non solo registi e animatori giapponesi, ma anche le loro controparti in tutto l’Occidente».

Anche un evento di pre-apertura il 21 aprile, a cura del Css Teatro Stabile d’innovazione del FVG, con lo spettacolo teatrale The Ghosts, della regista argentina Constanza Macras, dedicato all’arte circense cinese. Chiusura il 30 aprile con la proiezione di The Bodyguard, alla presenza dell’attore regista e coreografo Sammo Hung (ha lavorato con Bruce Lee e Jackie Chan), e al quale il festival consegnerà il premio Gelso d’oro alla carriera.