Che bello ritornare all’interno di un teatro, si diceva, ma lo è altrettanto ritrovare spazi molto amati come le stanze dalle pareti nere del Comandini, a Cesena, che riaprono sotto il segno dell’enigmatica, inquietante performance visiva e sonora di Romeo Castellucci sul potere totalitario della parola, si intitola infatti Il terzo Reich. E chi conosce un poco il lavoro dell’artista non fatica a ritrovarvi il filo che dal lontano Amleto attraversa lo sconvolgente Genesi di qualche decennio fa. O le ottocentesche Artificerie Almagià, a Ravenna, perfetto esempio di archeologia industriale recuperata alla cultura, dove Fanny & Alexander – nell’ambito del...