«Falling Water», i sogni salveranno il pianeta terra
Televisione Su Prime Video, la nuova piattaforma web realizzata da Amazon, la serie creata da Henry Bromelle Blake Masters. Una storia nella quale la dimensione onirica è legata a doppio filo alla realtà.
Televisione Su Prime Video, la nuova piattaforma web realizzata da Amazon, la serie creata da Henry Bromelle Blake Masters. Una storia nella quale la dimensione onirica è legata a doppio filo alla realtà.
Tess partorisce un neonato che le viene subito sottratto. È accaduto realmente o se lo è immaginato? Passa il tempo e la presunta madre sogna il bambino che sta disperatamente cercando, poi si sveglia e completa il disegno del suo volto. Una donna esce dalla doccia e abbraccia Burton. Lui sta osservando una foto dove è raffigurato un uomo che precipita da un grattacielo. Lei propone di andare a ristorante, poi svanisce allo squillo di un telefono che ridesta l’amante appena abbandonato. Taka cammina per un viale alberato, di fronte a sé una donna su una sedia con la testa resa irriconoscibile da una strana fasciatura. Forse è sua madre da anni in stato catatonico, non possiamo scoprirlo subito perché qualcuno bussa al finestrino dell’uomo che riprende subito contatto con la realtà.
Un bimbo perso, un’amante misteriosa, una madre in stato catatonico. È da queste tre assenze, presenti in sogno, che prende avvio Falling Water, serie creata da Henry Bromell e Blake Masters, trasmessa negli Stati uniti da Usa Network e qui in Italia visibile su Prime Video, la nuova piattaforma web realizzata da Amazon. Tess, Burton e Taka sono i protagonisti di una storia nella quale la dimensione onirica è legata a doppio filo alla realtà. I tre hanno un potere che ad altri o è negato o non è così forte. E il neonato divenuto bambino, che sia frutto di una fantasia prima individuale poi collettiva o che sia veramente di questo mondo, è la chiave di tutto. Intorno alla sua presenza-assenza ruotano le azioni dei 3 protagonisti e di una multinazionale, di un imprenditore modello Steve Jobs, di una setta che proclama l’intenzione di pacificare il pianeta.
Spiegare in modo esaustivo la trama di Falling Water è impresa assai complicata. Di facile da esporre, vi sono i ruoli di Tess, una fotografa abile a carpire dalla strada i look e i simboli che faranno parte in futuro dell’immaginario collettivo e quindi dei potenziali consumatori di merci; di Burton, un uomo della che lavora per una società finanziaria e che è chiamato a risolvere i problemi interni del personale e a indagare sui clienti con i quali si fanno affari a nove zeri; di Taka, poliziotto della Omicidi di Ny alle prese con una serie di delitti e con quello che sembra un suicidio di massa.
Tutte le vicende sono connesse, eppure ogni cosa resta oscura ai personaggi (come a noi spettatori). Nessuno sa con certezza da quale parte stare, quale posizione prendere, di chi fidarsi per far sì che la propria diventi una causa comune. Attraverso i sogni si potrà leggere il mondo e qualcuno sarà pure in grado di condizionare l’esistenza di intere collettività, ma nel loro esprimersi continueranno a indicare molteplici strade, interrogativi, scelte, insomma che si tratti di finzione o di realtà, di eteree apparenze o di fenomeni concreti, saranno ancora una volta dentro la vita così com’è.
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