Il 23 settembre diventa la Giornata europea dell’agricoltura biologica. L’annuncio è stato dato dal Commissario Ue all’agricoltura Janusz Wojciechowski, il presidente di turno del Consiglio Ue agricoltura Joze Podgoresk e l’europarlamentare Benoit Lutgen. «C’è molto slancio per il settore e noi vogliamo sostenere questo slancio», ha detto Wojciechowski, citando paesi «come l’Austria e l’Italia che sono storie di successo per il biologico».

Una decisione, che è anche una sollecitazione legislativa a sostegno del biologico verso i paesi Ue che non l’hanno ancora fatto. «La Giornata Europea del Biologico è l’ennesima dimostrazione di quanto l’Ue punti in maniera determinata sul bio». ha commentato la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini: « Chiediamo adesso al nostro governo un impegno concreto e scelte politiche che investano con decisione nel biologico, a partire dal Piano Strategico Nazionale della Pac, con l’obiettivo di arrivare entro il 2027 al 30% di superficie coltivata a bio.

È inoltre necessario giungere a una veloce e definitiva approvazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica che prevede anche l’elaborazione del Piano d’Azione Nazionale sul biologico». Sollecitazione in tal senso anche dal presidente di Cia-Agricoltori italiani, Dino Scanavinio: «Non riusciamo a comprendere perché il Parlamento non calendarizzi questa legge e la approvi in tempi celeri. Sulla norma c’è già consenso vastissimo da parte di tutto l’arco costituzionale, con un unico voto contrario in Senato. Il comparto non può rischiare un arretramento, né disattendere gli impegni presi con l’Europa». Prima dell’estate infatti il senato ha approvato la legge a sostengo del bio (l’unico voto contrario quello della senatrice a vita, Elena Cattaneo, nemica del biologico e sostenitrice dell’agro-industria) ma il testo non è ancora arrivato alla camera per l’approvazione definitiva.