Frugano negli spigoli, come da titolo, di un’anima pienamente visibile, Alexander Hawkins al piano e Angelika Niescier al sax alto, in un dialogo nitido e ispirato che riempie le stanze dell’ennesimo disco di ottimo livello pubblicato dalla zurighese Intakt. La musicista di Colonia ed il pianista inglese si sono incontrati anni fa al festival jazz di Berlino; se del quarantenne oxfordiano già si è parlato in abbondanza (sulle nostre pagine buon ultimo ne ha scritto Mario Gamba, a proposito del magnifico Togetherness Music, per largo ensemble), Niescier è invece ancora relativamente poco conosciuta, pur avendo già tre uscite in catalogo con gli svizzeri e collaborazioni con musicisti importanti come il batterista Tyshawn Sorey. Musica urgente e a fuoco, tra risse e battibecchi (l’incipit corrusco di Brawls And Squabbles) e frangenti densi e pensosi (As Hemispheres At Home). Pagando tributo a Muhal Richard Abrams (Arhythm Songy), fondatore dell’AACM, l’associazione per il progresso della musica creativa. Che fortunatamente non ha ancora terminato evoluzione e rivoluzione nel mare aperto del suono (Limnetic Zone) e trova in questo disco un altro luminoso capitolo.