Procuratori di calciatori indagati per riciclaggio, autoriciclaggio ed evasione fiscale. Perquisizioni nelle sedi di 11 club di Serie A (Juventus, Torino, Milan, Inter, Verona, Spal, Fiorentina, Cagliari, Roma, Napoli, Frosinone, nessuna di queste è finita nel registro degli indagati), con magistrati alla ricerca di documenti – anche informatici – sulla compravendita dei calciatori dal 2018 in poi.

La magistratura sta letteralmente facendo le pulci ai conti della Serie A. Non solo la Juventus coinvolta nell’inchiesta Prisma sulle plusvalenze della procura di Torino (su indicazione della Consob) e le accuse di bancarotta fraudolenta e reati societari che hanno portato in carcere il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero: questa volta la Guardia di Finanza si è mossa, su indicazione della Procura di Milano, per andare a rintracciare i rapporti economici di u

na fetta di società del torneo italiano con uno degli agenti più influenti del calcio italiano, appunto Fali Ramadani. Ovvero, uno dei guru del calciomercato. Ramadani, con la collaborazione del collega Pietro Chiodi (un prestanome per la procura di Milano), sarebbe riuscito a non versare alcuna imposta al fisco italiano sulle mediazioni e sulle commissioni incassate dalla compravendita di calciatori di cui gestisce la procura.

Queste commissioni, secondo la procura di Milano, sarebbero state occultate con il trasferimento su conti bancari intestati a società di diritto estero riconducibili allo stesso Ramadani, titolare di un’agenzia in Irlanda chiamata Lian Sports Group, in paesi (Irlanda, Malta, Gran Bretagna, Bulgaria) con aliquote fiscali assai favorevoli. Si tratta di uno scossone al mercato italiano a pochi giorni dal via della sessione invernale, Ramadani è una conoscenza approfondita delle varie operazioni in entrata e uscita dei club, con un patrimonio personale intorno ai 700 milioni di euro, curando gli interessi di allenatori (Sarri) e atleti delle squadre più in vista della Serie A. Ramadani avrebbe messo in piedi «una stabile organizzazione occulta» secondo il pm milanese Giovanni Palazzi, un sistema articolato per non pagare le tasse sulle transazioni economiche dalla compravendita dei suoi assistiti.

Tra le operazioni al vaglio della procura milanese ci sarebbero il passaggio di Miralem Pjanic dalla Juventus a Barcellona e il trasferimento di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla società bianconera. L’inchiesta della procura di Milano ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Fadi Ramadani anche in Spagna per la stessa ipotesi di reato fiscale relativo alle commissioni sulla compravendita dei calciatori. L’attività dei magistrati, attraverso i documenti che stanno acquisendo i finanzieri durante le perquisizioni, si concentra anche sui rapporti di lavoro tra Ramadani e altri agenti di calciatori. Ci sarebbero indagini anche su una serie di operazioni minori, oltre a Pjanic e Chiesa, riguardanti calciatori dell’Est che sono assistiti da Ramadani.