Non fatevi trarre in inganno. Il cofanetto 40 anni di musica ribelle in uscita venerdì 28 ottobre, che contiene in versione rimasterizzata i primi 5 dischi di Eugenio Finardi pubblicati all’epoca dalla Cramps e ora dalla Polygram, non è una mera operazione di marketing. Si tratta invece di un tuffo nella storia musicale italiana anni 70, inevitabilmente collegata con quella politica.
«Come è nata l’idea? – spiega il cantautore milanese – dopo aver venduto la Cramps, Alfred Tisocco il figlio dell’editore, ha liberato gli uffici e ha trovato questi scatoloni. Uno di questi portava il mio nome, e dentro c’erano faldoni di fotografie, contratti e insieme i nastri multitraccia di Sugo e Blitz, ma non i master che fortunatamente la Universal aveva conservato seppur deteriorati. Per fortuna con un sistema della Ampex, abbiamo recuperato le bobine che sono state poi rilette e digitalizzate».

Il riascolto di quei pezzi è una sorpresa, per la freschezza di suoni e arrangiamenti: «È stato come una madeleine di Proust, una macchina del tempo. E poi ho notato che i dischi di quegli anni sono invecchiati molto meglio di progetti registrati negli 80 e 90». L’impressione è che in quegli anni, terribili per certi versi, si pensasse a costruire un futuro: «C’era consapevolezza. Il titolo del cofanetto non è infatti riferito alla canzone ma a quel modo di fare musica. I primi tre dischi – Non gettate alcun oggetto dal finestrino, Sugo, Diesel – cosiddetti utopistici, erano quelli militanti. Poi arriva il 77 con la violenza, le P38, l’eroina e nel 1978 pubblico Blitz che conteneva Extraterrestre. Ora è fra i pezzi classici del mio repertorio, ma all’epoca fu considerato come un tradimento.

Quegli album erano una presa diretta sulla realtà». In Zerbo – contenuta in Roccando, Rollando (1979) – racconti il festival di Parco Lambro: «In quel periodo ero iscritto al Pci e membro di Re nudo. L’idea del festival era nato dall’incontro in una comune a Terrasini nel 1973. Poi nel 1976 l’esplosione delle contraddizioni, ma musicalmente fu un momento altissimo anche a livello di massa. Poi mi accorsi che stava accadendo qualcosa, la presenza delle telecamere – della tv in particolare – amplificava qualsiasi cosa e alterava la realtà. Due stavano discutendo di politica, arrivava la telecamera e si picchiavano». Nessun inedito nel cofanetto, ma un dvd contenente le tracce separate e non mixate di Extraterrestre, Musica ribelle e Voglio: «In modo che chi vuole può remixarle e scoprire l’atmosfera in studio». Musica ribelle sarà anche un concerto, data unica al Dal Verme di Milano il 4 novembre.