La figura del «lavoratore migrante» costituisce un nodo problematico per chi, al di là delle sintesi statistiche quantitative, dei grafici sempre cartesiani e dei flussi che trasformano le soggettività in processi omogenei da governare, indaga la composizione di classe delle soggettività al lavoro. ED È INDUBBIO che le segmentazione e differenziazione che attraversano e il lavoro nel terzo millennio sono caratterizzate da un nuovo soggetto migrante, non riconducibile al lavoratore salariato novecentesco. Le reti del valore. Migrazioni, produzioni e governo della crisi raccoglie gli atti dell’importante convegno su «Globalizzazione e crisi. Lavoro, migrazioni, valore» (tenutosi a Padova un anno fa,...