Un’autocisterna che trasportava gpl è esplosa al chilometro 39 di via Salaria a Borgo Quinzino (provincia di Rieti) alle 14 e 30 di ieri. Il bilancio provvisorio è di 2 morti e 17 feriti di cui 3 gravi.

Le vittime sono un pompiere, Stefano Colasanti, 53 anni, di Rieti, «e un civile che si trovava nei pressi del distributore ed è stato investito dall’esplosione», ha detto il questore di Rieti, Antonio Mannoni.

L’ESPLOSIONE È PARTITA da un’autocisterna che stava scaricando gpl nell’area di servizio. C’è stato un primo incendio e – mentre i vigili del fuoco e il 118 stavano operando – è avvenuta una violentissima esplosione.

Coinvolti nell’incidente altri cinque vigili del fuoco e alcuni operatori del 118. Tre sono stati portati all’ospedale di Monterotondo, cinque all’ospedale di Rieti, il resto a Roma: quattro al Sant’Andrea, tre al Sant’Eugenio e due al Policlinico Gemelli.
Tutti hanno riportato ustioni e traumi da scoppio. Sul posto sono intervenuti due elicotteri del 118 attrezzati per il trasferimento di feriti, un’automedica e diverse ambulanze.

IL SINDACO DI FARA SABINA, Davide Basilicata, ha predisposto una zona rossa su tutta l’area in attesa delle bonifiche dei vigili del fuoco. La procura della Repubblica di Rieti, intanto, ha aperto un’inchiesta per accertare le dinamiche dell’accaduto. Il fascicolo è stato assegnato al pm Cusano e ai sostituti Maruotti e Francia.

È il terzo incidente che riguarda autoarticolati dedicati al trasporto di gpl negli ultimi 5 mesi: 7 agosto (Bologna), 22 novembre (Alessandria), 5 dicembre (Borgo Quinzino) per un totale di 3 vittime e 86 feriti. Gli automezzi addetti al trasporto di gas liquido rendono possibile lo spostamento di quantità di combustibile reso liquido dalla forte pressione di carico e stoccaggio.

Tutta la materia è regolamentata a livello europeo dalle norme Adr, cioè l’accordo Ue relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada. Come ben chiarisce uno studio dei vigili del fuoco, la fuoriuscita del combustibile dipende dalla posizione del veicolo dopo l’incidente o dai danni che il serbatoio ha subito. Resta, oltre al problema della manutenzione periodica di questi veicoli, quella della loro «compatibilità» con il traffico stradale, soprattutto in caso di tamponamento. All’interno dell’autocisterna, il gpl è presente contemporaneamente in fase liquida e in fase vapore. Se la cisterna è esposta al calore di un incendio esterno, il gpl al suo interno si riscalda e la pressione interna della cisterna aumenta.

SE LA CISTERNA non viene raffreddata con abbondanti getti d’acqua – ed è proprio quello che sembra stessero facendo i Vigili del fuoco intervenuti sul posto – il gpl potrebbe superare la sua temperatura critica, oltre la quale la fase liquida evapora quasi istantaneamente. Tanti i messaggi di cordoglio da parte del mondo politico e delle associazioni.

Il presidente Mattarella ha inviato un messaggio al capo dipartimento dei Vigili del fuoco, Prefetto Bruno Frattasi, nel quale esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà per la scomparsa del vigile Stefano Colasanti oltre alla speranza di una pronta guarigione per i feriti. Un pensiero alle famiglie delle vittime anche da parte dei due vicepremier.

Matteo Salvini non ha esitato a ribadire l’intenzione di aumentare il personale e migliorarne le condizioni lavorative.
Cordoglio anche da parte del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, esprimendo la sua «vicinanza alle persone coinvolte e alle famiglie delle vittime.»

VICINANZA anche dalla Cisl e da Filt Cgil nazionale: «In attesa di conoscere le dinamiche di questo devastante incidente – afferma la Filt Cgil nazionale – rinnoviamo la necessità da parte delle aziende e delle istituzioni di porre la massima attenzione al tema della sicurezza stradale e delle condizioni di lavoro dei conducenti».