«La rivoluzione scientifica che ha portato alla scissione dell’atomo richiede anche una rivoluzione morale»: con questa storica frase (coniata dagli speech-writer presidenziali) è culminata la visita di Obama in Asia, dove da Hiroshima ha proclamato la volontà di «tracciare una via che conduca alla distruzione degli arsenali nucleari». Lo sconfessa la Federazione degli scienziati americani, dimostrando che l’amministrazione Obama ha ridotto meno delle precedenti il numero di testate nucleari. Gli Usa hanno oggi 4.500 testate strategiche, di cui 1.750 pronte al lancio, più 180 «tattiche» pronte al lancio in Europa, più 2.500 ritirate ma non smantellate. Comprese quelle francesi e...