Da Santo Spirito a Majella, vicino Roccamorice e luogo di dimora di Celestino V, a San Bartolomeo in Legio, dalla Madonna dell’Altare di Palena fino all’Eremo di Santa Maria del Cauto presente all’interno della riserva naturale Zompo lo Schioppo a Morino. Gli eremi d’Abruzzo vengono riscoperti e fanno «rete» in un itinerario che si nutre di arte contemporanea e pellegrinaggi della spiritualità. L’iniziativa, a cura di Maurizio Coccia, Enzo de Leonibus e Silvano Manganaro, con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, si chiama «Eremi Arte, 16 luoghi simbolo del Cristianesimo»: quei luoghi di meditazione e preghiera, situati in posti scoscesi e di grande bellezza naturale (tutti dislocati nelle province di Pescara, Chieti e L’Aquila) diventano set per le installazioni site specific degli artisti invitati a partecipare.

Una passeggiata culturale di grande suggestione per raggiungere spazi immersi nella natura, dove gli eremiti si rifugiavano per scampare alla vita terrena o alle persecuzioni tra l’Alto Medioevo e il 1300, grotte, santuari o complessi monastici. Tra i più noti c’è l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, nel comune di Sulmona, «celestiniano» perché offrì rifugio a Pietro Angelerio (o Pietro da Morrone), il frate eremita che qui visse e che divenne papa nel 1294 con il nome di Celestino V.

Il percorso di ricerca sarà offerto fino al 2 ottobre e vede la partecipazione di artisti come il collettivo Alterazioni Video, Emanuela Barbi, William Basinski, Elena Bellantoni, Marco Bernardi, Romano Bertuzzi, Zaelia Bishop, Pierluigi Calignano, Chiara Camoni e Luca Bertolo, Federico Cavallini, Maria Chiara Calvani, Matteo Fato, Federico Fusi, Elena Mazzi, Franco Menicagli, Rossano Polidoro e Marco Marzuoli, Aurelien Mauplot, Calixto Ramirez Correa, Giuseppe Stampone, Enzo Umbaca. Ingresso gratuito (ad esclusione del complesso di S. Spirito a Maiella).

Orari: variabili (in base alla disponibilità dei singoli eremi). Sito: www.accademiabellearti.laquila.it e pagina Fb: facebook.com/EremiArte