Una cartellina gialla intestata «D.M. Successione», rivenuta nella cantina del commercialista della famiglia Elkann, Gianluca Ferrero, è considerata di «estremo interesse investigativo» dai magistrati della procura di Torino che indagano sulla controversa gestione dell’eredità di Gianni Agnelli e della moglie Marella Caracciolo, identificata nel documento sequestrato come «Signora X».

«Nel caso di decesso della Signora X dovremo dimostrare che il suo ultimo domicilio era in Svizzera», si legge. E ancora: «Finché la Signora X è viva il nostro obiettivo principale deve essere quello di mantenere e proteggere il suo permesso permanente di residenza in Svizzera (il cosiddetto permesso C)».

Lo riporta il documento sequestrato dagli inquirenti nella perquisizione dell’8 febbraio e, ora, inserito nel decreto di rinnovo di sequestro notificato nei giorni scorsi ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, al commercialista Gianluca Ferrero (attualmente presidente della Juventus, società non coinvolta) e al notaio svizzero Urs Von Gruenigen, tutti iscritti nel registro degli indagati per l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Secondo i pm Marco Gianoglio, Giulia Marchetti e Mario Bendoni la residenza svizzera della moglie dell’Avvocato sarebbe stata fittizia. Dal 2014 in poi Marella Caracciolo avrebbe, infatti, dimorato per la maggior parte dei giorni in Italia. L’escamotage sarebbe servito per evitare le tasse su rendita e successione. Sotto la lente dei magistrati ci sono 734 milioni di euro detenuti in società off-shore, tutti beni riconducibili a Marella Caracciolo e sui quali non sarebbero state pagate le tasse in Italia dagli eredi – i fratelli Elkann – dopo la morte della nonna, avvenuta il 23 febbraio 2019.

In questa spy story emerge il ruolo di suggeritore del commercialista Ferrero, che avrebbe redatto «il vademecum della frode», come gli investigatori definiscono un allegato all’esposto del dicembre 2022 di Margherita Agnelli, primogenita di Gianni e Marella e madre dei fratelli Elkann. Da quell’esposto è nata tutta questa inchiesta inizialmente per violazioni fiscali. Proprio Margherita sarebbe stata «esclusa» dall’eredità del padre, perché la famiglia decise di «far transitare» il patrimonio «direttamente in capo a John Elkann».

Tra gli obiettivi, c’era anche quello di evitare che le quote della cassaforte di famiglia – la società Dicembre – passassero alla madre. Uno dei punti su cui i pm intendono indagare, sempre ai fini del trattamento fiscale, riguarda la composizione di Dicembre. Ci sarebbero delle opacità da chiarire e, in particolare, «il titolo giuridico di possesso delle quote da parte di Marella Caracciolo». Dalla differenza fra «usufrutto» o «nuda proprietà» deriva un diverso obbligo di dichiarazione delle imposte. L’inchiesta, dunque, si allarga ed è probabile che presto ci siano altri colpi di scena.