«Se l’Ue non manterrà le sue promesse, la Turchia potrà non attuare l’accordo» sui rifugiati, avviato lunedì con il rinvio di 202 migranti dalle isole greche. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, facendo soprattutto riferimento all’abolizione del regime dei visti per i cittadini turchi, che Ankara spera avvenga da giugno. «Ci sono delle condizioni precise», ha minacciato Erdogan evocando gli aiuti finanziari previsti da Bruxelles e la promessa esenzione dei visti per i cittadini turchi da giugno. L’accordo, raggiunto il 18 marzo da Ankara e Bruxelles, prevede che per ogni profugo respinto e rimandato in Turchia, un suo connazionale registrato in un campo profughi turco avra’ diritto a essere accolto in Europa. In cambio, sono stati promessi 3 miliardi di euro di aiuti ad Ankara e l’accelerazione dell’apertura del capitolo negoziale 33 per l’adesione della Turchia all’Ue. Altri 3 miliardi di aiuti saranno versati in una prossima fase. «La commissione europea lavora in buona fede e lealmente», è stata la rispsta di Bruxelles.