La città dei due mari, a qualche bracciata dalla costa calabra, è esposta a tutto: «Mafia, ’ndrangheta, massoneria. E ancora: università corrotta, procura che fa parlare di sé. Un verminaio, appunto, come Nichi Vendola definì Messina qualche anno fa», dice Renato Accorinti, 59 anni, insegnante di educazione fisica in una scuola media, fondatore e instancabile animatore del Comitato No Ponte, che con la sola lista civica che porta il suo nome ha impedito al candidato del centrosinistra, Felice Calabrò, di essere eletto al primo turno. E’ finita 49,94% contro 23,88. Il candidato del Pdl, Enzo Garofalo, si è fermato al...