Qualche anno fa ebbi occasione di presentare a Milano il libro di Antoine Leiris Non avrete il mio odio (Corbaccio, 2016). Dopo aver perso la moglie, assassinata nel corso dell’attacco al Bataclan di Parigi nel dicembre del 2015, Leiris aveva indirizzato una lunga lettera ai terroristi, nella quale diceva loro che avrebbe fatto di tutto per impedire che l’odio divenisse la cifra della nostra società contemporanea, perché proprio quello – seminare paura e odio – era il loro obiettivo. Quella lettera e quel libro mi colpirono molto. Per la prima volta focalizzavo il fatto che due emozioni andavano occupando il...