Emirati, 20mila vaccini a Gaza per promuovere Mohammed Dahlan
In tempo di pandemia i vaccini sono un formidabile strumento di promozione politica, specie con le elezioni palestinesi che si avvicinano. Lo ha capito Mohammed Dahlan, nemico giurato del presidente […]
In tempo di pandemia i vaccini sono un formidabile strumento di promozione politica, specie con le elezioni palestinesi che si avvicinano. Lo ha capito Mohammed Dahlan, nemico giurato del presidente […]
In tempo di pandemia i vaccini sono un formidabile strumento di promozione politica, specie con le elezioni palestinesi che si avvicinano. Lo ha capito Mohammed Dahlan, nemico giurato del presidente dell’Anp Abu Mazen e capo di Riforma Democratica (una sorta di Fatah 2), che due giorni fa ha fatto arrivare a Gaza 20mila dosi di vaccino Sputnik donate dagli Emirati suoi sponsor. Dahlan, che vive ad Abu Dhabi perché ricercato dall’Anp, a Gaza riceve in queste ore parole di elogio un po’ da tutti, anche dai suoi storici avversari di Hamas.
Sebbene utili, 20mila dosi sono poca roba per la popolazione di Gaza che supera i due milioni. Per i palestinesi nei Territori occupati, oltre cinque milioni, l’avvio di un piano di immunizzazione di massa resta un miraggio. Mancano i vaccini. L’Anp ha ricevuto piccole donazioni da Israele, Russia e gli Emirati per un totale di 32mila fiale. E al momento può solo sperare di coprire il 20% della popolazione grazie al programma Covax dell’Oms. Per arrivare, come vorrebbe, a immunizzare il 60% della popolazione ha bisogno di 55 milioni di dollari mentre quelli disponibili nelle sue casse per questo programma sono solo 25, avverte la Banca Mondiale in un rapporto.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento