Ospite domani al BilBolBul festival, di cui ha disegnato la bella, pazza locandina, Émilie Gleason affronta nel suo libro di esordio un tema molto complesso, una scelta dettata da ragioni personali, da un’urgenza privata. Leggendo Ted, un tipo strano (Canicola) si è travolti da disegni assolutamente liberi, a tratti felicemente caotici, scombinati, che ci portano dritti nelle sensazioni e nei pensieri del protagonista, obbligandoci a valutare le cose quotidiane- prendere l’autobus o la metro, andare a lavoro, conoscersi, piacersi- in un’ottica totalmente diversa. Il libro della Gleason aggiunge-forse involontariamente, ma proprio per questo con forza e stile da vendere- un...