Elvis Costello, racconti per rocker infedeli
Note sparse Il ritorno con gli Imposters per il musicista britannico in «Look Now», il nuovo album
Note sparse Il ritorno con gli Imposters per il musicista britannico in «Look Now», il nuovo album
Era il 2003 quando Elton John introduceva nella Rock Hall Fame Elvis Costello and The Attractions. In quel discorso il re del pop descriveva, come mai nessuno ha saputo fare, le caratteristiche per meglio recepire l’arte di Elvis Costello: «È un camaleonte, non ha mai avuto paura di prendersi un rischio». E dall’esordio con My aim is true (1977) fino a quest’ultimo Look now, Elvis Costello non ha mai perso né la sua vena creativa né il suo bisogno di rischiare. Per l’occasione il nuovo lavoro lo vede riaffiancarsi con i fidi Imposters: Steve Nieve (tastiere), Davey Faragher (basso), Pete Thomas (batteria). Dotato di una voce non convenzionale dal raro vibrato e una spiccata intelligenza sia narrativa che musicale, Declan (il suo vero nome) ha raggiunto una piena maturità attraverso la collaborazione con Burt Bacharach (Painted from memory, 1998 ).
E in Look Now Bacharach torna firmando tre pregevoli brani: Don’t look now, Photographs Can Lie e He’s given me things. In Adieu Paris Costello sembra uscito invece dai sessanta, raffinato a dir poco, una melodia che nel 2018 non si potrebbe neanche immaginare e infatti in giro non se ne sentono, solo questa canzone vale l’acquisto di tutto l’album. Molte figure femminili al centro dei testi, una riconciliazione se ripensiamo alla conflittualità con cui Costello ha raccontato in passato le relazioni complicate con le donne. Invece qui, come lui stesso ammette: «Ho puntato su personaggi credibili, e le donne lo sono più degli uomini, sanno condividere, sono autentiche».
Così troviamo la moglie tradita che si attacca ai ricordi custoditi in casa, una figlia delusa e come in Unwanted number una ragazza vittima di abusi paterni che sceglie l’amore piuttosto che l’odio e rinasce diventando madre. Poi c’è un brano datato più di dieci anni fa, Burnt Sugar Is So Bitter, potente pop song scritto a quattro mani con Carole King. Disco ricco, dodici brani diversi tra loro e suonati impeccabilmente dagli Imposters, un progetto dove l’artista britannico rimane sempre fedele a se stesso proponendo la sua musica infedele. Perché l’approccio, per chi vuole confrontarsi con un nuovo progetto di Costello, deve partire da una profonda curiosità musicale.
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