il manifesto


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Edizione del 24 marzo 2016

Quattro bombe, altrettanti terroristi e una serie incredibile di negligenze. All’indomani degli attentati di Bruxelles emergono inquietanti verità: uno dei kamikaze fermato in Turchia e rilasciato in Belgio, un altro segnalato dall’Interpol con codice «rosso». Haaretz rivela: i servizi belgi avvisati di quello che stava per accadere. La cellula jihadista era la stessa delle stragi di Parigi

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