L’edizione che avete tra le mani è davvero straordinaria per diversi motivi. Primo, perché è tutt’altro che perfetta. Si tratta di un numero zero “artigianale” che inizia appena ad esplorare le possibilità editoriali di questo “nuovo” manifesto su iPad. Come sapete, la domenica di solito non lavoriamo e questo numero l’abbiamo realizzato ciascuno da casa propria, con i nostri cellulari e chiamate via skype, sms ed email. Su base “volontaria”.

Per il puro piacere di raccontarvi nel miglior modo possibile quello che possiamo. Al di là di tutte le difficoltà della professione e dei festival più o meno autocelebrativi, c’è ancora chi fa il giornalista perché non ce la fa a girare la testa dall’altra parte quando accade qualcosa di importante o sente che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Le firme che trovate in queste pagine (e quelle che non vedete, come i tecnici di thePrintLabs, o altri lavoratori del manifesto) sono davvero straordinarie. Perché ovunque si trovassero, ieri hanno risposto a questa “chiamata” generale rispondendo come potevano.

E’ un’edizione straordinaria non perché sia più bella delle altre altri, anzi, alcuni numeri dei giorni scorsi a noi paiono veramente preziosi, ancora sperimentali ma pieni di cose da leggere e che fanno pensare. E’ un manifesto digitale, “light”, ma tra poco inizieremo a offrirvelo a pagamento, perché anche se il lavoro di un collettivo può essere gratis come oggi, l’entusiasmo e l’impegno non lo sono. Hanno un valore che va molto al di là dei centesimi che vi chiediamo per una copia o del prezzo dell’abbonamento. E’ un investimento che va difeso da più persone possibili perché non si disperda e finisca nel nulla.

Non c’è nulla di più fragile del manifesto ma anche nulla di più tenace. Ieri abbiamo festeggiato il nostro 42mo compleanno e il giornale era esaurito in molte edicole. Un risultato che ci commuove e ci inorgoglisce. Che ci spinge a fare meglio, a volere ancora di più. Da noi ma anche da voi.

Leggiamo tutti i commenti che avete fatto, i consigli e le (poche) critiche che ci avete segnalato. Siamo in un lavoro costante di miglioramento e messa a punto. Sia della app che del nostro modo di lavorare questo giornale digitale. Lanciato meno di una settimana fa senza un euro di pubblicità, il manifesto edizione iPad è già un piccolo-grande “caso” editoriale. Lontani dai talk-show e dai “maghi” del marketing, abbiamo lavorato avendo in mente una cosa soltanto: voi. Voi che questo giornale magari avete smesso di leggerlo con continuità o che lo prendete in mano per la prima volta. Chi ci segue da quarant’anni su carta o chi spera che in questa veste digitale possano farlo i suoi figli e i suoi nipoti. Chi è deluso perché vorrebbe di più e chi  ci ama e non ne ha mai abbastanza. Perché comunque la pensiate, questo è un giornale libero che per tutta la sua storia non ha mai rinunciato, neanche per un giorno, al senso di sé e della propria origine.

Non perdiamoci di vista. Questa storia ha radici antiche ma è appena all’inizio. E se siete arrivati a leggere fino a qui vuol dire che anche voi avete deciso di farne parte.