Nell’ambito della «Settimana aperta della Pubblica amministrazione» che si è svolta dall’11 al 15 marzo scorso, il Dipartimento per l’editoria della Presidenza del consiglio ha reso nota una prima ricognizione sulla gamma di interventi pubblici presente in alcuni paesi europei a sostegno della carta stampata e del giornalismo.
L’inchiesta non ha riguardato l’esistenza di canoni o tasse specifiche a sostegno della radio e tv (pubbliche o meno) ma si è limitata essenzialmente all’informazione scritta.
La ricognizione, presentata a Roma nella sede del Dipartimento dal consigliere Francesco Iannelli, è ancora molto sommaria per la difficoltà di ottenere informazioni ufficiali comparabili presso i vari consolati.
È tuttavia una fonte più che attendibile per capire l’aria che tira oltre le Alpi.
Austria
Tra le misure di sostegno diretto (circa 9 milioni) ci sono:
- contributo per la distribuzione di quotidiani e settimanali;
- sostegno per il «pluralismo regionale»;
- sostegno alla qualità e strategie per garantire il futuro (contributo per la formazione di giornalisti emergenti, contributo per le spese salariali degli inviati all’estero e rimborso per le copie concesse gratuitamente alle scuole);
- sostegno all’Organo di autocontrollo della stampa;
- sostegno a favore di associazioni per la promozione della lettura;
- sostegno a favore di associazioni per la formazione dei giornalisti e associazioni giornalistiche;
- sostegno a progetti scientifici per la stampa.
- esiste infine l’Iva agevolata per la vendita della stampa su carta.
Danimarca
- aiuti editoriali alla produzione (costi editoriali dei media nel limite del 35% e con un tetto massimo di 17,5 milioni di corone (2,3 milioni di euro);
- aiuti supplementari in favore dei media stampati che editano meno di 40.000 copie;
- aiuti supplementari ai media digitali di proprietà di un editore che non sia contemporaneamente proprietario di media cartacei;
- aiuti progettuali a sostegno dei media stampati e digitali di nuova costituzione per un massimo di 3 anni, durante i quali non possono essere richiesti aiuti editoriali alla produzione e al risanamento;
- aiuti per il risanamento (sussidi per i media in difficoltà di liquidità).
- esenzione dell’Iva per i media digitali a partire dal 2003 e prevista fino al 2023.
Finlandia
- misure di sostegno della stampa quotidiana e periodica espressione di minoranze linguistiche;
- misure di incentivazione delle politiche imprenditoriali in innovazione e sviluppo;
- Iva agevolata al 10 % per la stampa cartacea e 24 % per quella digitale.
Francia
È il paese che di gran lunga investe più risorse pubbliche a sostegno dell’informazione (solo i contributi diretti sono pari a 285 milioni l’anno). Tuttavia è anche uno dei paesi con meno editori «puri» d’Europa (praticamente tutti i giornali sono controllati da imprenditori che hanno forti interessi in altri settori, dall’industria della difesa alla finanza, etc.).
- l’Agenzia France-Presse (Afp) è di proprietà pubblica;
- Contributi diretti alla stampa (120 milioni);
- Fondo permanente di sostegno ai media territoriali di informazione sociale;
- Fondo di sostegno alla radiofonia locale;
- Sostegno alla Compagnia Internazionale di Radio e Televisione (Cirt);
- esenzione dal pagamento del Contributo Economico Territoriale (Cet) per la diffusione della stampa;
- detrazione fiscale per gli investimenti delle imprese editrici;
- riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche per le donazioni a favore delle società editrici;
- riduzione fiscale sul reddito delle persone fisiche per la partecipazione al capitale delle società editrici;
- tariffe postali agevolate per la consegna e la distribuzione delle pubblicazioni;
- sistema derogatorio delle aliquote dei contributi di sicurezza sociale per venditori ambulanti e addetti alla distribuzione della stampa;
- contributi previdenziali ridotti per i giornalisti;
- esenzione dei giornalisti della stampa locale dalla corresponsione dei contributi di sicurezza sociale;
- Iva ridotta per l’edizione cartacea e digitale della stampa.
Germania
- Non ci sono misure di sostegno federali ma dei singoli Länder. Esiste l’Iva agevolata sui prodotti editoriali.
Grecia
- tariffe agevolate per la distribuzione della stampa regionale e locale sul territorio nazionale.
Regno Unito
- riduzione dei tassi di interesse per l’utilizzo di uffici occupati dai giornali locali;
- acquisto di spazi pubblicitari da parte delle autorità locali per informazioni ai cittadini, per ora limitatamente alla stampa tradizionale;
- finanziamenti per assunzioni di giornalisti da parte di editori locali e regionali;
- esenzione totale dell’Iva su vendite di giornali, riviste e libri.(nota: informazioni elaborate dal manifesto su dati del Dipartimento Editoria)