La «manifestazione d’interesse non vincolante» di Mondadori per l’acquisizione di Rcs Libri e del complesso di beni e attività che costituiscono l’ambito librario del gruppo, è piaciuta soprattutto a piazza Affari. All’indomani della proposta, infatti, il titolo Rcs è volato, guadagnando più di tre punti percentuali, a 1,284 euro, offrendo il miglior rialzo della Borsa di Milano.

Un effetto sicuramente sperato da entrambe le società. Non è la prima volta che circolano voci sulla volontà della Mondadori di acquisire il settore libri della Rizzoli, ma questa volta sembra che ci sia un’effettiva trattativa giunta quasi alla conclusione. Stando comunque alle indiscrezioni, l’acquisizione potrebbe costare alla Mondadori tra i 120 e i 150 milioni di euro. C’è però un possibile ostacolo al buon fine della trattativa. Ad avviarla sarebbe stato l’attuale Consiglio di amministrazione di Rcs, che sarà rinnovato ad Aprile.

Quanto al prezzo della cessione, va ricordato che Rcs Libri era valutata 216 milioni nel bilancio Rcs 2013 (l’ultimo approvato), ma sottraendo i 35 milioni di liquidità in cassa valeva attorno ai 180 milioni. Con la cessione di Skira e del marchio La Tribuna il valore a fine 2014 potrebbe ridursi ulteriormente. Da qui l’oscillazione del costo dell’operazione. Nei nove mesi del 2014 l’area Libri Rcs ha registrato ricavi per 155,4 milioni di euro, con un margine operativo lordo tornato in positivo (1,3 milioni). Quanto a Mondadori, dovrebbe portarsi a fine 2014 con una posizione finanziaria netta sotto i 300 milioni, in miglioramento di 100 milioni da un anno prima, e dovrebbe avere tutti i conti a posto per sostenere l’acquisizione a debito, senza dover ricorrere a un aumento di capitale.
Mondadori Libri, costituita a novembre come società a sé e controllata al 100% dal gruppo Mondadori, ha registrato nei primi nove mesi del 2014 ricavi per 239 milioni e un «margine operativo lordo» di 35,8 milioni. Al gruppo Rizzoli fanno capo Bompiani, Fabbri, Sonzogno, Adelphi (al 57,99%) e Marsilio (50, 99%). Mentre Mondadori ha Einaudi, Piemme e Sperling & Kupfer.

Se l’operazione di acquisizione si concretizzerà, il processo di concentrazione oligopolistico dell’editoria italiana conoscerà una accelerazione. Ormai sono cinque i gruppi editoriali (Mondadori, Rcs, Giunti, Mauri Spagnol e Feltrinelli) che controllo il 75 per cento del mercato dei libri. Se a questo si aggiunge la concentrazione dei punti vendita e della distribuzione, l’Italia vede una situazione analoga a quella di altri paesi. E ben poco spazio rimane all’editoria indipendente.