Pubblicato 3 anni faEdizione del 30 maggio 2021
Di Kafka, Adorno disse che «la falsa fama, la nefasta variante di quell’oblio che Kafka auspicava per sé con estrema serietà costringe all’insistenza di fronte all’enigma. Poco di ciò che è stato scritto su di lui conta; il più è esistenzialismo». A Umberto Eco è toccato, probabilmente, un destino postumo specularmente opposto a quello che Adorno assegnò a Kafka. La cifra di Kafka è l’enigma, quella di Eco è il suo scioglimento, l’interpretazione che rende l’oscuro trasparente, che alla dizione esoterica preferisce la geometria dell’argomentazione. Se la fama dell’autore del Processo si lega all’immagine falsificante che ne hanno dato i...