Giornalista da più di mezzo secolo, scrittore e storico per vocazione (nel 2003 ha partecipato alla scrittura di un volume collettivo sulla strage di Sant’Anna di Stazzema), Franco Giustolisi da vent’anni si batte per rendere pubblici i documenti nascosti nel cosiddetto “Armadio della vergogna”. Si tratta di un armadio “scoperto” nel 1994 a palazzo Cesi-Gaddi di Roma (sede di vari organi giudiziari militari) dove erano stati “dimenticati” centinaia di fascicoli giudiziari e migliaia di notizie di reato relative ai crimini commessi in Italia durante l’occupazione nazifascista. Una buona notizia arriva dalla corte federale di Karlsruhe. La riapertura delle indagini contro...