I ritorni (graditissimi) che non t’aspetti. Numero Uno, la storica etichetta fondata da Mogol, celebra la propria storia ma al tempo stesso si proietta nel futuro, tornando sul mercato discografico italiano con nuovi nomi e pubblicazioni. Label creata nel 1972 «Dall’istinto, non era un progetto preparato» precisa Mogol, Numero Uno ha pubblicato gran parte della discografia di Lucio Battisti ma non solo. Eugenio Finardi, Ivan Graziani, PFM e Bruno Lauzi sono tutti passati di lì. Il presente invece sarà un mosaico di tutto rispetto: ColapesceDimartino, La Rappresentante di Lista, Fadi, Camilla Magli, Marco Castello e, non ultimo, Iosonouncane. Che proprio oggi, a mezzanotte, ritorna, attesissimo, con il nuovo singolo Novembre. A ben 5 anni di distanza dal premiatissimo disco DIE. La rinnovata fucina di talenti, come da tradizione Numero Uno, è sempre nel segno dell’avanguardia, dell’innovazione e della ricercatezza. Proprio come allora. E la «rinascita»  dell’etichetta passa obbligatoriamente anche dalla riscoperta di alcuni storici album pubblicati all’epoca. Come Rock dei mitici Flora, Fauna e Cemento, il magnifico 45 giri Questo folle sentimento dei Formula 3, brano scritto da Mogol/Battisti, e l’album di Lucio La batteria, il contrabbasso, eccetera che verrà ripubblicato il prossimo marzo in versione legacy.

UN’ESPERIENZA da un lato irripetibile ma dall’altro necessaria per dare spazio alle voci indipendenti contemporanee. Anche perché Numero Uno «è stata un sinonimo di creatività inarrestabile» come precisa la direttrice artistica Sara Potente. Nell’attesa delle prime pubblicazioni, godiamoci il singolo Novembre di Iosonouncane, valzer intriso d’autunno e sorretto dai timbri malinconici del pianoforte, dell’organo e del mellotron, oltre a campionatori e sintetizzatori sempre presenti nella produzione dell’artista. Il lato B, come si diceva un tempo, è occupato invece dalla cover di Vedrai Vedrai di Luigi Tenco che diventa quasi una nenia oscura e spogliata dai panni della ballad introspettiva anni ’60.