Due politici norvegesi hanno proposto al Nobel per la pace 2014 Edward Snowden: per aver contribuito «a un ordine mondiale più stabile e pacifico», hanno scritto al Comitato del premio.

Analoga richiesta aveva inviato a luglio un eminente professore di sociologia svedese, elogiando la fonte del Datagate per «lo sforzo eroico e il gran costo personale». Intanto, negli Usa, la democratica Dianne Feinstein, a capo della Commissione per l’intelligence del Senato, ha smentito i suoi omologhi repubblicani: «Non c’è nessuna prova che Snowden collabori coi russi», ha detto.

E la Commissione per i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha invitato Snowden al dibattito sullo spionaggio, ad aprile.